Come un cigno muto
che mai cantò
il suo inno alla vita,
come la sua scia
che silenziosa
sul lago si dissolve
ed è subito sparita
o come un battito
d’ali di farfalla,
anch’esso muto,
per il troppo pudore avuto,
come candide campanelle di mughetto
che mute suonano
dondolate dal vento,
muto,
delicato e muto
hai illuminato la mia via
per poco tempo
e la tua voce,
che non ho mai sentito
continua a parlarmi d’amore,
di viole in fiore
e di tutte le stelle
del firmamento.
Ma è bellissima!
Mi piace l'uso della parola "muto", ripetuta nel corso della poesia, sopratutto se associata al titolo.
Mi ha colpito particolarmente la parte iniziale che parla del cigno e quella finale riferita alla voce.
Saluti.
Alessia