dopo il furor del nero
ritorna bellarosa
ed il silenzio sfinge
si perde nella conta.
cosi io vedo il viso
tracciato dal tormento
e dentro quello scrigno
s'agita nel vissuto il vento.
ma gli occhi dei miseri ribedi
si fermano attenti ai coni
e non colgono che numeri immaginari
che pur esistono nei voli.
solo l'aquila nel cielo ha radice
e sconfina,l'infinito sta al lato
per non mostrare china,ma l'avida
stamane segna e nega la parola.