PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 06/08/2012
Gemeva il letto,
or è vuoto e tace nell’alba.
Gabbiani d’aria, suono e acqua,
a spiagge vanno…
rive vuote, rive ignote, rive sorde.
Cigni s’alzano in volo,
non voglio sapere quanti
così chiusi son gli occhi.
Era il mattino che dormiva sulla sera
ora è la sera che vive sul mattino
e le anime eterne vagano
in mete infinite per lacrime infinite
per voci sfinite.

A.G.
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tutto t'abbandona tranne il senso poetico, amo in particolare primi due versi, che mi sono sembrati teatro, rich.

il 06/08/2012 alle 08:15

"Era il mattino che dormiva sulla sera
ora è la sera che vive sul mattino" ...questi due versi il senso di tutta la tua malinconica e struggente poesia...
piaciutissima! sempre più bravo Andrea!
ti abbraccio
eos

il 06/08/2012 alle 10:21

non speravo in tanto...
grazie rich, ti saluto abbraccio
e buon agosto ed estate a te.
Andrea.

il 06/08/2012 alle 18:30

Hai ben inteso, bravissima...
ti ringrazio e abbraccio
ciao eos
Andrea.

il 06/08/2012 alle 18:30