PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 05/08/2012
Ho capito l’oscuro meditare del tempo
di come il suo continuo involvere
e capitolare su di sé
rispecchia la monotona routine delle persone.
La vita stessa si tramuta in apatica noia
quando comprendiamo che nulla di più di essa ci aspetta
quando ci alziamo da un letto scomodo.

Dicono che c’è l’amore ma sempre più esso
si rivela bisogno.
Dicono che c’è felicità ma sempre più di essa
vedo solo maschere.
Un patetico cliché che molti si stancano di sentire
in queste parole
dette più per sfogare me stesso che
per parlare con facce senza volto.
Eppure in questa realtà ricca di falsità
un cliché sembre contenere la forma più pura
della verità.
Anche la poesia allora diverrà questo,
un vago mostrare, o un preciso illustrare,
delle vicende quotidiane
spesso trasposte in toni d’eterea miticità o
in degradanti versi d’analfabeta;
ad esse s’accompagneranno i sentimenti,
quel che ne resta,
nel tentativo di convincere me stesso
che non è così la vita
e vi si può ancora oggi trovarne un senso.

Rispetto, integrità e spregiudicata conoscenza del nulla
tra parole d’amicizia e sorrisi di dolore,
tutto dato con libertà professionale,
un motto che si vorrà sempre fedelmente seguire.

A.G.(2011)
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un pò pessimista? ciao Rosa

il 06/08/2012 alle 14:42

Si...una fase di vita...
ora un po meno, ma nella poesia un'atmosfera simile ancora resta.
Grazie del passaggio rosa
Un saluto
Andrea.

il 06/08/2012 alle 18:32