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Pubblicata il 04/08/2012
Dove era il tramonto quel giorno
non lo ricordo.
C'eran i tuoi occhi,
le tue labbra e i tuoi capelli;
ma il tramonto,
si perde nelle pieghe scure della memoria.

Svanendo il canto del cielo
ci accompagnava per la via del borgo
e il vento mormorava voci d'acqua
che ancora s'udiva il gorgogliare
delle onde soffocate sul litorale.

E il panettiere era già chiuso
così come il bar del tuo primo sguardo...
aperta solo una vecchia libreria
e una pizzeria rustica che da bambini
eravamo soliti frequentare con gli amici.

In vetrina il lupo di Hesse
ma breve la contemplazione d'un bel libro
perchè tu ridendo mi sciogli
tendendo la mano verso il profumo
d'una gustosa serata.

Dov'era il tramonto quel giorno
non importa.
C'era il tuo sguardo
e le parole dolci sui tempi passati;
l'abbaiare d'un cane accompagnava le risa
mentre la luna danzava coll'allegro violino.

A.G.
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Grazie davvero cosimo, tutti i tramonti sono un incendio...ciao^^ andrea

il 24/09/2014 alle 16:21