PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 29/10/2002
Suonavono le campane della chiesa,
giorno d'agosto dove il sole brucia il terreno e L'afa ti stringe la gola in una morsa quasi mortale,

La piazza era colma di contadini e contadine ma fra tutti brillava piu' forte del sole un frutto prezioso e dolce come mai ne avevo veduto,

Eri bellissima nel tuo semplice vestito rosso,
le tue gambe lunghe e setose e bianche come il latte appena munto,
Sotto il vestito si vedevano due turgidi e rosei boccioli di fiori,

Non solo eri bella, ma anche fidanzata innamoratissima del tuo amore,
gentilmente rifiutasti il mio approccio,
ma il tuo sguardo ancora parla e mi chiama,

Vai via mi dicevi,
ma io ti segui febbricitante un po per il sole un po' per i sensi perduti che mi emanavi come un dolce profumo di zagara si spande per le vie del paese,

Ma quando ti gettai sul prato tremavi d'amore,
Che bocca duci avevi,
che pelle vellutata e che labbra carnose e umide avevi, come stingevi il mio membro nelle mani calde e sudate, che cosce morbide e lucide avevi,che passione, che amore fu',


Ci lasciammo con un bacio di passione, ricordo ancora la tua bocca porporina e fragrante,
Cosi ti lasciai piu' illibata di prima e felice di averti posseduta prima del tuo cavaliere errante.

  • Attualmente 5/5 meriti.
5,0/5 meriti (1 voti)