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Pubblicata il 31/07/2012
Sulle mani rugose
l'impronta dei giorni e delle notti
nell'animo le vaghe speranze
di quel tiepido ieri.
Il giorno muore
dietro ogni cosa creata
mentre veli di mestizia vanno
onduland
ad avvolgere gli umori della notte.
Sopra i rami di un albero
solitario uccello
il mio ricordo canta
la consapevole tenerezza
dei giorni perduti.
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I giorni passano ma non si perdono
finchè la mente funziona!
un abbraccio anche di bentornato
ninomario

il 31/07/2012 alle 19:45

non direi giorni perduti, semmai guadagnati perchè vissuti e cascasse il mondo non ce li porta via nessuno.
belle e un pochino malinconica come tutte le cose che nn torneranno più...
ciao
eos

il 31/07/2012 alle 19:53

trovo bello e commovente l'identificazione che fai tra uomo e uccello, lo trovo veramente bello...Sarà che la natura in questo ci aiuta sempre, come una sorta di specchio...piaciuta molto
un caro saluto Giannetto

il 31/07/2012 alle 21:57