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Pubblicata il 31/07/2012
La strada è sempre la stessa. Ormai da anni la percorro. Ho visto generazioni di istrici attraversare, lente, inesorabili. Per loro forse la strada è un incursione in un altro mondo, qualcosa che devono fare.
Forse hanno paura, ma ostentano indifferenza, sanno forse che morire fa parte del gioco, hanno dei figli,la discendenza è assicurata, non si devono realizzare in nessun modo.
Invece io non vedo l'ora di arrivare, e poi di ripartire. La notte spesso mi visita il passato, spesso ha grinfie di gatto.
Sento i graffi sulla pelle, si aggredisce sempre per paura...Il passato ha paura di me? Mi sembra surreale, per confondermi scambio il soggetto con l'oggetto, non amo la logica, ma un pò ne serve, altrimenti potrei fluttuare, e non del tutto felicemente.
Perchè sono un uomo, e non un istrice.
E dico purtroppo, anche se sembra assurdo.
Certe volte penso che abbiamo smarrito il vero senso dell' animalità. L'animale, come istinto selvaggio. Si certo, è istinto, ma non è che noi , nella nostra mania di dividere abbiamo relegato l'istinto nella regione animale, separandolo dallo spirito, unica cosa desiderabile? Ma spirito e materia, istinto e spiritualità, non sono forse una cosa sola?
O almeno, esiste una purezza dell' istinto non mediata dalla mente? E' certo che gli animali non pensano, almeno non come noi...Ma forse sono tutte chiacchiere, supposizioni.
L'istrice mi attraversa la strada.
Sembra un filosofo, tranquillo. serafico.
Fa quello che deve fare, ed ha una fede che io nemmeno mi sogno.
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spesso pure io invidio gli animali
bella

il 31/07/2012 alle 09:10
dck

straordinario questo finale
straordinaria l'istrice
e il tuo pensiero su di lei

il 31/07/2012 alle 10:35

ma sei tu che pensi che l'istrice è tranquillo.......che ne sai, che ne sappiamo noi che anche gli animali non hanno la testa piena di pensieri? ...diciamo che non hanno la parola.........perchè il loro verso ci sembra sempre uguale. Ma anche noi se ascoltiamo un cinese per esempio, abbiamo l'impressione che emetta sempre gli stessi suoni senza senso.
così può darsi che gli animali percepiscono le varie lingue umane come il verso degli umani.
una voltain uno zoo, ho guardato negli occhi un pony: mi ha detto molto più che in un discorso. Sul serio. E non l'ho dimenticato.
poi, che ne sappiamo? tra loro magari fanno gli stessi nostri discorsi...siamo noi uomini ad esserci eletti a migliori animali tra tutti gli animali, siamo gli unici a pensare che è il mondo deve adattarsi a noi, non viceversa..........più intelligenti?...forse i meno, tutto sommato.
chiudo sennò non smetto più.......troppo intrigante l'argomento che tratti....ci penserò a lungo credo.
ti abbraccio
eos

il 31/07/2012 alle 12:32

grazie Diego

il 31/07/2012 alle 22:38

Mi piace questo tuo riflettere, vaneggiare, parlare con te stesso, fare supposizioni, porti delle domande alle quali non sai rispondere....e poi quella chiusa....pensi che l'istrice abbia più fede di te?....supponi...forse.
Mi son ritrovata molto nel tuo scritto, somiglia a dei miei momenti riflessivi...
Bravo, è la prima volte che ti leggo così!...
Ti abbraccio,
ela

il 31/07/2012 alle 22:40

so che ami gli animali, e queste tue parole mi fanno molto piacere..
grazie dck

il 31/07/2012 alle 22:42

io non ho risposte, come vedi solo domande..
Ma non credo che gli animali pensino..IL pensiero è lento, gli animali agiscono sempre, per questo dico che sono istinto...Ma qui ricominciamo i dubbi...Cos'è veramente l'istinto? Non ti sembrano come guidati gli animali da una forza che noi non conosciamo? O che forse abbiamo dimenticato?
Quando ho finito di scrivere questo testo ero indeciso se mandarlo...Ho fatto l'apologia degli animali e gli umani ne escono un pò male...Come, non siamo noi la corona della creazione? E' questo almeno quello che ci hanno detto sempre le religioni...Ma quale animale ha mai commesso le nefandezze di cui è capace anche un solo essere umano?
E poi mi domando cosa sia veramente l'innocenza..
Come vedi i dubbi sono tanti...
grazie eos, ti abbraccio

il 31/07/2012 alle 22:54

l'istrice ha fede nella vita, quella che a noi spesso manca...Si helan, è come un parlare a me stesso, nemmeno una riflessione, solo un porsi domande...ti ringrazio molto, e ti abbraccio

il 31/07/2012 alle 22:59