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Pubblicata il 19/07/2012
ormai divina nella sua caduta,
la tua lacrima, secca l'argilloso viso.
E non è il cuore e non è la mente a porre limiti alla diga infranta.
Il mio pugno di dolore è ormai stretto da lustri
quando la polvere andrà via, mi dissero,
il dolore darà spazio al ricordo.
Repentina invece quella lacrima,
mi condanna all'unica diapositiva che ho in memoria di te.
A ogni tramonto grido al codardo sole di non lasciarmi solo,
cosi come a ogni fioca alba, prego la testarda luna di condividere il mio dolore.
la polvere torna polvere solo per i meno sfortunati.
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molto bello, a tratti mi ha ricordato una delle storie di Joyce in Gente di Dublino,
per la tristezza che traspare intendo naturalmente.
Ci sono dei versi spettacolari in questo componimento breve ma intenso.
Il terzo, e gli ultimi tre.
Un saluto
Andrea.

il 19/07/2012 alle 14:09

In realtà ho scritto queste parole anni fa in un periodo difficile della mia vita,sono sentite davvero.bene prendo punti anche dalle maestre del genere;)

il 19/07/2012 alle 14:41

che bel complimento,grazie davvero.ciao

il 19/07/2012 alle 14:42

ma che bella... ma bravo bravo bravo:) la tua migliore

il 19/07/2012 alle 15:57

per me voto massimo

il 19/07/2012 alle 15:59

Troppo buono

il 19/07/2012 alle 22:09