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Utente eliminato
Pubblicata il 27/10/2002
'Nto trattu
chi di Palermu
vadi a Punta Raisi
ti trovi a passari
di Capaci,
ddu pezzu
d'autostrata malidittu
chi cianci ancora
ppi chiddu chi patiu.
E vidi, a sud,
dda muntagna sicca
unni mani caini
stavunu mmucciati
e pensi;
armali senza cori.
Doppu, a cattura,
i pintuti,
menzi virità,
u jocu era rossu,
miliardi, 'ntrallazzi.
Chiddu chi resta dda
a ricurdariVi
iè 'n pezzu
di guard-rail
tinciutu 'i russu,
commu u culuri
du vostru sangu,
e ti senti pigghiari
'u pilu rizzu.
Un mazzu di ciuri siccu
nni dici chi
tantu tempu passò,
ma 'u ricordu vostru
è sempri vivu
commu
ddu russu culuri
mmenzu a tantu grigiu.

CAPACI
Nel tratto
che da Palermo
porta a Punta Raisi
ti trovi a passare
da Capaci,
quel pezzo
d'autostrada maledetta
che piange ancora
per quel
che ha patito.
E vedi, a sud,
quella montagna arsa
dove mani assassine
stavano nascoste
e pensi;
animali senza cuore.
Dopo, la cattura,
i pentiti,
mezze verità,
il gioco era grosso,
miliardi, intrallazzi.
Quel che resta lì
a ricordarVi
è un pezzo
di guard-rail
tinto di rosso,
come il colore
del vostro sangue,
e ti senti prendere
dai brividi.
Un mazzo di fiori secchi
ci dice che
tanto tempo è passato.
Ma il vostro ricordo
è sempre vivo,
come
quel rosso colore
in mezzo a tanto grigio.
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Un giusto e sentito omaggio a un sacrificio, a un martirio che tutti piangiamo.
E dinanzi a tanto dolore non si può non inchinarsi.
N.

il 27/10/2002 alle 20:37

Noi lo percepiamo...molto.
Ma io credo che per un siciliano
la ferita sia insanabile.

Luigi

il 27/10/2002 alle 22:35

...è molto bello il tuo pensiero per coloro che hanno segnato un "pezzetto di strada"...anche per noi

...un bacio...simy

il 28/10/2002 alle 02:24
flo

Ciao Sera,
certi eventi colpiscono e restano nel tempo.
Quello che descrivi tu è uno di quelli ed è molto bello (anche e soprattutto quello in dialetto.
Complimenti
FLO

il 28/10/2002 alle 10:07

L'ultima strofa raccoglie tutta la poesia. Ricordo quando mi dicesti tu stessa del rosso in risalto al grigio !
I brividi, Sera!
;-)
M'

il 28/10/2002 alle 13:49

Si usa dire "per non dimenticare", cara Sera. E tu lo fai con l'arma della poesia vera, accentuata dalla sonorità della bellissima versione dialettale, e soprattutto con il cuore, la volitività e l'umanità che ti contraddistingue.
Un caro abbraccio.
Max

il 28/10/2002 alle 16:20

Pian piano sto rileggendo tutte le poesie scritte prima della mia iscrizione...che dire è bellissima, e siccome parlo e leggo il siciliano, l'ho letta solo in dialetto per poterne apprezzare la forza e la rabbia di un popolo, ferito, ma già in lotta per far tornare la vostra terra splendida come Dio l'ha creata.
Pr.

il 06/12/2002 alle 13:59

LA POESIA E DI ESTREMA VIRILITA' CIVILE. SI VIRILITA' CIVILE, PERCHE' DA UN SENSO FORTE DI CIO' CHE E' STATO IL DRAMMA DELLA STRAGE DI CAPACI E, SICURAMENTE ANCHE DELLA SUCCESSIVA STRAGE DI VIA D'AMELIO. SEI A TINTE FORTI IN QUESTA POESIA E TESTIMONE DEL MALE OSCURO DELLA TUA TERRA, MA ANCHE, DELL'AMORE CHE PER ESSA PROVI. IL TESTO REGGE NELLA SUA SEMPLICITA', IMMEDIATEZZA, SI RIVELA UN ECO SONORO A QUEI CUORI E A QUELLE MENTI CHE ANCORA PUTROPPO NEL NOSTRO PAESE NON SENTONO O CAPISCONO COSA SUCCESSE QUEL GIORNO. TU L'HAI CAPITO E COME NON ESSERTENE GRATI COME CITTADINI. IO SONO STATO INVITATO DA TE A LEGGERLA ED E' MAGNIFICA. TI RINGRAZIO ANCHE PER QUESTO. UN BACIONE SERAFICO DALL'ANIMA.

il 25/01/2005 alle 20:07

MI stavo perdendo questa splendida poesia che solo un cuore sensibile e siculo DOC avrebbe potuto scrivere e rendere "VIVA" nella sua attuale drammaticità...purtroppo la storia si ripete e queste terre non so se riusciranno a riscattarsi da questa gente infame che getta discredito sulle persone oneste e che vive del sangue dell'onestà...
brava SAAF mi hai fatto felice con questi tuoi versi ricchi di amari ricordi...
un abbraccio Pirro

il 26/01/2005 alle 20:13