PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 26/06/2012
Abitiamo lo spazio tra parole e pelle
perché siamo fatti di cielo e rabbia.

L'infinito,
lo sai,
è una rana a quattro zampe nel giaciglio di un re.
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Sì, è una poricina con i cardini sconnessi per cui non si chiude mai del tutto...per fortuna..adoro l'imperfezione.

Baci cara!
S.

il 26/06/2012 alle 09:51

splendido incipit che vivo sulla pelle e magica chiusa che lascia fantasticare...

il 26/06/2012 alle 13:40

Grazie Alex...la fantasia è quella giusta!
Ciao!

il 26/06/2012 alle 15:20

Perchè l'infinito l'hai definito rana?mi è piaciuto saperlo nel giaciglio di un re,bello.Ciao eclisse.

il 26/06/2012 alle 16:48

Perchè l'anatomia dell'amore assume forme strane..e più vicine sono alla natura meglio è...soprattutto nel giaciglio di un re!
Ciao eclisse e grazie!!!

il 26/06/2012 alle 17:17

ed io che pensavo che l'infinito fosse la foglia del tiglio o il pugno chiuso di un neonato...

mi ha ricordato altre parole da tempo perdute... grazie!

P.

il 27/06/2012 alle 08:49

Sicuramente è anche quello...è tutto ciò suona..almeno la vedo..
Dicono che i ricordi più antichi siano quelli legati all'olfatto...anche le parole però non scherzano..
Buona Giornata!
S.

il 27/06/2012 alle 09:56