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Pubblicata il 22/06/2012
Non di verbena fior non di viole
profumati prati della musa mia
contadina è l’affannoso cercar
onde il canto elevar del cantar mio
solo arse sterpaglie secchi arbusti
il piede suo lento stanco percorre
a noi così sì piace questo odorar
dal gusto antico intenso e forte
altri Pison cerca altri poi sferza
emulo tu nel cantar aulico tuo
del miel aspro dolce di Venosa
alla ricerca dell’inclito verso.
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Quintiliano: Satura quidem tota nostra est

Orazio: Ars Poetica

Con simpatia ed amicizia ai veri Poeti del Sito

da parte dello scribacchin lombardo e della povera

sua musa contadina

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