Il desiderio scava gallerie di pulsante penombra
nella carne bianca delle cosce e quella vermiglio del cuore.
Sono fatta di stanze segrete separate da carta velina
e tu sei il diluvio che fa di me paesaggio aperto..
..e allora sia,
sia vento irrequieto e tuoni assordanti,
sia libero volo di aquiloni orfani di filo,
sia l'arsura dell'attesa che deflagra in pianto liberatorio,
siano languori viscosi e lacrime urticanti,
sia, finalmente,
un canto di perdono che libera sentieri di puro sentire.
Senza pelle,
mi immergo in questo mare salato:
tingo di cremisi le acque cristalline di falsi simulacri e
partorisco meravigliosa,
imperfetta,
verità.