Guardo la città dall'ottavo piano,
la luna mimetizzata
nell'ultimo chiarore del giorno,
piano piano il sole si corica,
ora la luna illumina la città
in questa notte estiva.
Nella stanza semibuia
il volto pallido di Pierangelo,
mentre il rumore dell'ossigeno
cadenza il suo respiro,
gli do il mio amore
le mie preghiere.
Le prime luci dell'alba
mi scuotono dal torpore.
Parla parla Pierangelo
il mio cuore è suo,
la lotta contro il male
è la sua quotidianità.
La luna questa notte
mi ha sorriso.