Dita pastello,
oscura passione
letta sul ventre
che implora
ideogrammi convulsi,
sui picchi d'eccesso
sfiancati d'argenti
immolati ad altari,
mugolati nel duello
azzurroverde chiaro,
lasciando il cielo
alle nuvole esplose.
Ti racconto le voglie
urlate in silenzio,
a baciare la pelle
fresca di pioggia,
intingendo le labbra,
già addomesticate
al tuo dolce piacere.