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Utente eliminato
Pubblicata il 05/06/2012
Dammi uno spillo
la bolla facciamo che esploda
è troppo il caldo di questo compenso
cosa può ancora dio per guastarci la nottata

panna di male vederti così Tutta nel tutto
ansimare sull'orlo del tuo abisso
di carne che riempio
sotto i mille tamponamenti di un orgasmo

e tenero e violento è di affetto e odorato
e poetico e completamento
è fuga spalle al sole al tramonto
mal di vivere e il suo compiacimento
è la ricerca e l'abbandono
il prurito e l'escoriazioni

da non sapere se riuscire a guardare ancora
nulla che sia di te il contenuto
lavare un piatto o la carezza al tuo animale domestico
come l'amore scrosciante nel tuo letto

perché siamo più del nostro meglio
più reali di un vero che intorno è spreco


Come può ora l'aria persino,
non soffocarci?
Sapessi voltarmi nel tempo o inseguirlo standogli appresso
ti riconoscerei da alcuni tratti ogni giorno

tu che porti in giro il tuo corpo
sotto i miei occhi di dentro
da seducente a pulito
da mortale ad eterno
io penso:

l'amore non è altri che un assassinio di tutto, presto
l'amore non è altro che avere paura di se stesso
è ora...
e adesso?
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Dopo il mio complimentarmi per le immagini
delle prime strofe e il tono tra drammaticità e sensualità sotto parole dal sapore filosofico,
mi soffermo di più sulle finali affermazioni.

Io condivido le tue due ultime affermazioni
perchè rispecchiano il mio modo di vedere l'amore.
E' vero che solitamente tendo ad elogiare gli aspetti positivi dell'amore e le sue emozioni,
però la mia mente è fermamente convinta che l'amore, in particolare quello che la società di oggi mostra come ideale per la vita, sia strettamente legato alla morte.
Ciò che ci spinge a qualcune non è l'idealizzato sentimento, ma la paura di non poter esistere da soli.
L'altro diventa fonte di sostentamento contro le proprie paure e frustrazioni, e questo vale in un senso reciproco. Quindi in tal senso è vera l'idea che l'amore è egoismo.
Poi se vogliamo vedere l'amore come parola che ingloba altre azioni umane che trascendono la semplice visione di una coppia, esso porta più problemi che soluzioni.

L'idea di amore come paura di se stessi è curiosa e stimolante. In un senso è vero, il nostro approcciarci ad altri ci permette di non scavare dentro noi e vdere i nostri mali (che comunque prima o poi fuoriescono).
In un altro però penso che l'amore porti a vedere e comprendere se stessi e quindi a superare la paura.

Scusa il lungo commento ma la riflessione suscitata è stata tale che mi sono lasciato andare.
Complimenti per la poesia ed interessante il pensiero.
Un caro saluto
Andrea.

il 05/06/2012 alle 21:36