Dopo il mio complimentarmi per le immagini
delle prime strofe e il tono tra drammaticità e sensualità sotto parole dal sapore filosofico,
mi soffermo di più sulle finali affermazioni.
Io condivido le tue due ultime affermazioni
perchè rispecchiano il mio modo di vedere l'amore.
E' vero che solitamente tendo ad elogiare gli aspetti positivi dell'amore e le sue emozioni,
però la mia mente è fermamente convinta che l'amore, in particolare quello che la società di oggi mostra come ideale per la vita, sia strettamente legato alla morte.
Ciò che ci spinge a qualcune non è l'idealizzato sentimento, ma la paura di non poter esistere da soli.
L'altro diventa fonte di sostentamento contro le proprie paure e frustrazioni, e questo vale in un senso reciproco. Quindi in tal senso è vera l'idea che l'amore è egoismo.
Poi se vogliamo vedere l'amore come parola che ingloba altre azioni umane che trascendono la semplice visione di una coppia, esso porta più problemi che soluzioni.
L'idea di amore come paura di se stessi è curiosa e stimolante. In un senso è vero, il nostro approcciarci ad altri ci permette di non scavare dentro noi e vdere i nostri mali (che comunque prima o poi fuoriescono).
In un altro però penso che l'amore porti a vedere e comprendere se stessi e quindi a superare la paura.
Scusa il lungo commento ma la riflessione suscitata è stata tale che mi sono lasciato andare.
Complimenti per la poesia ed interessante il pensiero.
Un caro saluto
Andrea.