Sole, scaldami con i tuoi caldi abbracci,
accarezzami con la voluttà di un tenero amante,
baciami con i tuoi bollenti raggi.

Vento, lambisci il mio corpo,
penetrami con le tue impetuose folate,
scuotimi con il vigore della tua potenza.

Acqua, coccolami con il tuo dolce gorgoglio,
rinfrescami con la tua vitalità,
purificami con la tua limpidezza.

Terra, accoglimi nel tuo ventre
come una madre amorevole,
rendimi partecipe dei tuoi arcani misteri.

Cielo, apri il tuo insondabile mantello,
lasciami scrutare la tua impenetrabilità,
sorveglia il mio faticoso andare.

Luna, sii la mia segreta alleata,
la mia muta confidente,
la mia silenziosa sentinella.

Mi lascio baciare dal sole,
lambire dal vento,
scrutare dal cielo,
ma solo a voi io dono il mio stupito amore.

A voi, granitiche custodi di popoli diversi.
Il mare vi ha generato.
Il vento vi ha forgiato.
L'acqua vi ha segnato.

La forza vi è amica.
La fierezza vi è compagna.
In voi vive l'animo del guerriero.
Il rosso del sangue scorre nelle vostre vene.

Vi innalzate al cielo, fantasiose torri,
pareti di inespugnabili castelli,
belle e terribili come le Anguane
che in voi dimorano.

Oh come ammiro la vostra schiva ritrosia,
la vostra salda certezza,
la vostra imponente bellezza,
la vostra rosea purezza.

A voi canto
la mia più grande meraviglia,
la mia più intima commozione,
il mio più sincero amore.

A voi che siete
intramontabili, ma fragili,
salde nell'inesorabile erosione,
inaccessibili, a me, nella vostra astiosa ripidezza.

Vi guardo e sorrido e so che
il mio cuore, la mia mante, il mio essere tutto
rivolgerà a voi, Dolomiti, l'ultimo saluto
prima dell'eterno mio partire.