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Pubblicata il 29/05/2012
Tacciono i lumi di tremula gioia
e ovunque solo il grigio velo della noia.
Il gracchiare strano e storto del corvo
tra gli alberi neri dal tronco torvo
è l'unica voce che giunge al freddo orto.

Sanguigna la luna mira altrove
mentre il corpo dell'onda si scaglia
in un abbraccio che corrode lo scoglio.
Ma di tutto sarebbe serenità di buie stelle
ma il cuore freme per chi più non c'è.

Ed è qui,
che nel mio giacere
su bianche lenzuola che la notte scolora
sento d'essere viandante cadavere
nella nebbiosa valle d'anime lacere.
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belle allitterazioni e interessanti immagini dove la speranza sembra essere da tempo svanita, nella visione di quelle anime lacere...
Un caro saluto!
Ax

il 30/05/2012 alle 15:02

Grazie Ax, felice del tuo gradimento.
Un caro saluto e un abbraccio
Andrea.

il 30/05/2012 alle 19:01

Il Falco è l'amico del mio gridante cuore Il Corvo è l'amico della mia crocida mente

il 20/05/2013 alle 15:17

Dunque Sir, quale l'araldo che arde sul vostro petto?....grazie ^^

il 20/05/2013 alle 15:43

Il mio stemma è la testa di un ghepardo: si narra che i segni neri a forma di lacrima sul loro viso abbiano avuto origine dal prolungato pianto di una mamma che aveva perso i propri cuccioli.

il 20/05/2013 alle 17:36

lieto d'apprenderlo...saluti^^

il 20/05/2013 alle 19:04