Benaco riflesso nel tuo blu respirare
l'immenso cielo del silenzio.
Senti l'estate che arriva...
sembra una crudele carezza
che sfugge e cosa resta.
Il vuoto pugno al sole
in cui morti giacciono
lacrime di polline
d'una vita stroncata.
Non nasceranno fiori da questa mano
e il tempo cancellerà ciò che vedo
trasformando tutto nell'incerto.
Sapevi che l'inverno sa di dolcezza...
nel suo quieto trascorrere dona calore
all'animo solo in voci di fumo.
Non per la neve che cala,
nè per le feste che porta,
ma solo per il godere
della pace che dona
esso è il tempo più bello.
Tu sei in ogni stagione come l'ulivo
che in file sospiranti cinge il tuo volto.
Piacevole e dolce,
lento nel tuo mutare,
e resistente figlio di profondo immenso.
Anime di luce e vento
camminano per strade.
Un'aria soffia dal tuo cullare l'onda
e come è caro e piano
il perire al tuo canto.
Cipressi infiniti vegliano morti
d'un ricordo passato
e nonostante il grigio del cielo
rimembri l'impazzire del tempo
siedo a mirare l'orizzonte
e per un istante più non penso.