l'hai ricordata, non è vissuta invano. Certo, a volte ci fermiamo alle apparenze......ora hai capito cosa si celava dietro il volto della morta venere...probabilmente un gran dolore....alloroa nessuno versò lacrime per lei, forse nessuno la ricorderà...ma evidentemente quel dolore in lei ti rimase impresso anche se lo capisci solo ora....e torna come scheggia di memoria osservando "il palpitare di scaglie di mare"...come cocci di frantumi di cuore.
bella.piaciuta molto.
l'incipit è di Montale? nn ricordo bene, però coonosco questi versi.
ti abbraccio
eos
già nessuno vive in vano...
si sono versi tratti da meriggiare pallido e assorto
di Montale.
felice del gradimento.
ti abbraccio
Andrea.