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Pubblicata il 16/05/2012
La mia casa
dà sulla ferrovia
e su montagne lontane
dal balcone vedo passare
lunghi serpenti
con le pance piene
rallentano, si fermano
ripartono
dopo
c'è solo silenzio

C'è una larga fanciulla
tutta colorata
si muove, bella
tutta piena di sè
e passa
come una rosa fiorita

Cadranno i fiori
i primi d'estate
si scioglieranno le tende
d'inverno
una candela
allungherà le corte giornate

Tra i binari
come impazziti
papaveri, cardi selvatici
tra la polvere e il vento
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Dolce e maliconica al contempo.
Un'immagine del passato, d'un evento accaduto.
Mi piace in tutto.
Un caro saluto arturo
Andrea.

il 16/05/2012 alle 19:26

ma ci sono io...non mi vedi? Ma mi fa pensare quello che dici...rifletterò
grazie cara reb

il 16/05/2012 alle 20:44

E' piuttosto un sogno, ho visto tutto questo...
grazie Andrea

il 16/05/2012 alle 20:45

anche per me è la migliore..
grazie eroma

il 16/05/2012 alle 20:47

la larga fanciulla.....forse la primavera ......
quello che mi colpisce moltissimo sono i papaveri e i cardi tra la polvere e il vento, tra i binari. sembriamo noi uomini, in balia del destino, la morte ci pende sul capo eppure resistiamo, continuiamo ad amare la vita.
la sento malinconica ma "robusta", nn mi viene il termine giusto.
bella, mi piace molto.
ti abbraccio
eos

il 16/05/2012 alle 21:52

robusta come è la vita, rispetto a noi uomini...l'ultima strofa è nata quasi come reazione a quelle precedenti, che è come dire che è come se ci sfuggisse qualcosa di fondamentale..grazie cara eos
abbraccio serale

il 16/05/2012 alle 22:06

paesaggi che non posso riconoscere(cardi? selvatici?) ma lo stile è proprio il tuo, la ferrovia poi un vero gioiellino, e i fiori, le tende, la candela... ah quanto avevo ragione su te ricordi?

il 16/05/2012 alle 23:52

che dirti mia cara...solo grazie, grazie veramente..

il 17/05/2012 alle 17:45