caro Amleto, tolti i vestitini neri prova a perdonarti che vien notte in fretta e poi nel sonno rivedi tuo padre fantasma che predice delitti. sei semre in forma. capita e apprezzata in maggio da rich.
il problema non è quello dall'esterno, Dio fuoco o altri, quello penso sia più facile.....
il problema è dall'interno: noi perdonare noi.....siamo spesso i peggior giudici di noi stessi.....poi è vero, c'è chi si autoassolve con grande facilità, forse troppa...questione di carattere, o anche di destino...
molto sentita questa tua...
ti abbraccio
eos
hai ragione eos, ma piu' spesso piu' che colpe si ha a he fare con parti di noi che sono fuoco puro, che può essere anche distruttivo, o autodistuttivo...dico anche..è proprio lì che è difficile fermarsi, ma forse è anche necessario, per capire...grazie eos
ti abbraccio
non pensavo alla poesia, nondimeno la tua definizione è interessante...grazie
non ho mai amato molto la figura di Amleto, a causa della sua forte contradditorietà, però mi piace l'accezione che prende nella tua poesia.
Un tentativo di cambiare, rinnovarsi per giungere ad una condizione nuova, possibilmente migliore.
Un caro saluto arturo,
bella poesia,
Andrea.
è solo un interpretazione della sua vicenda, calata nella mia vita...grazie Andrea