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Pubblicata il 14/05/2012
Eremo, accolgo il divenire compassionevole intesa,
un piacevole abbandono m'accarezza l'ego, ed illuminandone la via, un sospiro ne trattenga l'umana ragione in velato trasporto,
Astri ne costellino il peregrinarne , ove tutto ha ragione d'essere e la mente, ne annulli i limiti.
Parole eteree laddove in cor non sopraggiungano resti il fragor di cio' che si e' vulnererabilita' indistinta.
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