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Pubblicata il 13/05/2012
Questo è il dolce inverno di qui
che porta fumo tra le gaggie...

Estinti agli occhi i giorni di fuoco
e gli istanti di gioia di momenti di gioco.
Cristalli di trepido gelo
lenti vengono dal grigio del cielo.

Un pettirosso solitario fende i fumi dell'aria
lontano lontano, e al cuore pare presenza amica.
In un volo sparisce lo sguardo in fondo alla via
nel mondo di dolore che un ricordo implica.

Era il nero agonizzante in cielo di rami intricato
implorante sguardo. Grida d'un pianto...
Respiro pesante giaceva nella gola strozzato
d'un corpo accasciato tra steli d'un marezzato manto.

Ulivi contorti in pose di ghiaccio; nessuno intorno.
Silenzi nella tenebra del mondo vuoto;
solo il cancello schiuso, tremante cigolava dolore.

Sapeva ancora l'aria del suo odore
mentre l'occhio straziato cavalcava l'ignoto.
Non sarebbe tornato e come lui il calore del giorno.

(Ricordi cinti di versi-IX)
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colpito da questa tua, elegante e struggente...si può vivere l'inverno anche in piena estate...

il 13/05/2012 alle 11:55

ti ringrazio...
ciao
Andrea.

il 14/05/2012 alle 15:50