L’epoca era buia e il cielo era opaco
Impossibile, a quell’epoca, decantarne le stelle.
A volte, giocando d’improvvisazione, lassù
Si riempiva di luce accecante.
Guardava, distrattamente, come sempre
Già sapeva di guardare e non vedere.
Inventava poi i nomi delle costellazioni
Fingeva rêveries per conquistare.
E’ che la notte, lenta progressione
Raddoppia ciò che il giorno tace
Dormi, acquietati, dormi mentre
Il mondo domina
E’ negando che si chiama.