Nel mio animo,
spesso dall’onere della quotidianità oppresso,
dall’ombra del dubbio celato,
s’insinua uno zafiro strano
che la nebbia dell’apparente calma solleva.
Sotto il soffio bizzoso del vento monello,
si increspa, si agita la quiete agognata,
un mare in tempesta diventa,
le sopite emozioni
avvolge e sconvolge,
impetuoso su ansie e paure s’avventa,
i ricordi sia brutti che belli ridesta.
La scontrosa folata
la fiamma dello sdegno rinnova,
che il solito guizzo d’ingiusto alimenta,
e a pensieri ribelli mi induce.
Ma basta un presagio di giorni d’amore
a portarmi di nuovo la pace interiore.