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Pubblicata il 11/05/2012
giorni di tristi còmpiti t'attendono,
stai patendo tu forse per il tempo a te rimasto.
il greto affiora, tu mulo incatenato
spòndati e rumiga la rena passata

non t'avvedi triste mulo
del compiersi il misfatto?
tu forse non t'arrendi,
non rendi atto: il tempo
informe non t'aiuta. dove
trovar la regola compiuta
dell'agito, quando oltrato
il quando, attendi?

"non è nel ruminare che si vive
ma nel trotto verso il mare"


trotto maledetto che non trovi,
ledi gli zoccoli sull'arenile
e giri, giri, fino a svenire:

gli uomini che ti guardano torvi
ti rincrescono la bile:
e rosi , gli ossi, cresce il dolore:

"con questo ferro battuto
tutto mi è stato precluso"
ti dici testardo, tardo di testa,
ardi e t'adiri, soffi dalle narici:

è stato un qui pro quo: cavallo
fossi stato, ti saresti libererato,
ora è tardi e attendi giorni tristi.
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è interessante il linguaggio, classico, insieme al senso, tristissimo , della poeisa

il 11/05/2012 alle 23:08

grazie, ho dovuto tornare al classico perchè del moderno avevo nausea.

il 11/05/2012 alle 23:29