PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 10/05/2012
Il vivere quotidiano sovverte Shakespeare
e nella notte fredda
la città
è un prato di erba nera e margherite isteriche.

Il respiro si fa solido guinzaglio nel ritmo dei tacchi
mentre attendo che i pensieri smettano
di marciare a passo dell’oca.
Sono omino di metallo
che oscilla compulsivo
su piccoli piedi acuminati
nell’eterna incertezza:
resistere o cadere?

Poi, anestesia.
Rumore di chiavistello alle spalle.

Buccia di vestiti e incertezze sul pavimento.

Le tue mani
sono il mio abito da sera.
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Ma ti piace il suono delle parole o dell'immagine?

perchè io mi immagino un fruscio e poi il silenzio che solo la passione talvolta può dare.

Grazie per la tua lettura

il 10/05/2012 alle 15:48
dck

che bella
diamine!

il 10/05/2012 alle 17:01

Grazie per dinci! ;)

il 10/05/2012 alle 17:06

Grazie..sicuramente ci si deve sempre lavorare..ma se la mancanza di collante fosse una scelta? la dignità di singoli fotogrammi diciamo..

il 10/05/2012 alle 17:36
dck

mi piace per la sua chiara originalià
e più in dettaglio per
'erba nera e margherite isteriche' e per il compulsivo metallaro
(ma rileggendola anche pertutto il cuore dello scritto)
e il finale adorabilmente sensual thrilling

il 10/05/2012 alle 18:01

apprezzato lo stravolgimento del titolo, adatto a descrivere la realtà in cui raramente si trovano spunti interessanti se non nel proprio ricco e passionale io.
Fantastica chiusa, universalmente sottolineata.
Ciao
L.

il 11/05/2012 alle 11:56

Concordo sul giudizio rispetto alle spesso asettica realtà quotidiana..la letteratura universale (e quel dei propri cromosomi) sono però un buon monito e uno stimolo al non appiattirsi.
Grazie del commento.
ciao
S.

il 11/05/2012 alle 12:08