PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 10/05/2012
Ti muovi sempre
anche quando potresti fermarti
muoversi
fuggire il dolore
ma il dolore è un cecchino
che dall' alto, dal basso
dappertutto ci aspetta

Mi piace il dorso dei vecchi libri
il silenzio
di quelle pagine ingiallite
qui lo sforzo, la vita
il dolore di chi scrisse
l'ansia, la gioia
le unghie rotte
forse le lacrime
di chi lesse
quelle righe nere
di quegli uomini
saranno sfatte anche le ossa
ma sono lì
ancora
ora con me
come un filo che non si spezza

Vedi allora
come anch'io soffro
e piango
sulla vita acerba
sul tempo nostro
perduto
sulla gioia
smarrita
sull' amore
che dura come il profumo dei tigli
una sera di maggio
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mi ha colpito molto il senso di questa poesia, ch'è bellissimo, e la piega intima che hai dato alle parole, con un finale che turba e sostiene il resto, insomma fa tremare i polsi, rich.

il 10/05/2012 alle 12:06

che dirti cara rich...solo grazie, ed a presto

il 10/05/2012 alle 17:51

in fondo si parla sempre a se stessi, anche se coscientemente si pensa a qualcuno...in questa pero dirigo i miei pensieri ad una persona, che ovviamente non leggera queste parole...un dialogo muto, futuribile, sconsolato forse...grazie cara reb, un abbraccio__

il 10/05/2012 alle 18:05

Notevole questa tua Arturo per quel che dici e quel che fai intendere con i tuoi versi. Mi piace molto dall'inizio e fino alla stupenda chiusa.
Dirti bravo è poco.
Ciao, helan

il 10/05/2012 alle 18:23

mi sembra un dialogo con te stesso, nel quale rifletti sulle tue contraddizioni e quelle degli uomini del nostro tempo......sempre in fuga, mai fermi, mai un attimo di tregua...per sfuggire il dolore, per evitare di guardarsi dentro. Ma anche così il dolore ci insegue dovunque andiamo, nè può essere altrimenti visto che è dentro di noi e ce lo portiamo dietro, dovunque andiamo. Basta un attimo di distrazione...ed è pronto a colpirci.
il dolore è connaturato, viaggia nei secoli, nei millenni, accompagna la storia umana....un po' di consolazione può venirci dal considerare il dolore di quelli che ci hanno preceduti......dal toccarlo con mano sulle pagine che hanno scritto e che altri ancora hanno sfogliato........
che bella arturo! a partire dal titolo!
ti abbraccio
eos

il 10/05/2012 alle 19:28

quasi un classico del romanticismo, questa tua! bellissimo l'accenno ai libri...
Un abbraccio
Ax

il 10/05/2012 alle 22:57

grazie cara Helan, troppo buona nelle tue considerazioni...un saluto caro

il 11/05/2012 alle 21:24

le tue parole vanno talmente dentro che mi stupiscono...è vero, io stesso trasportato dalla penna non sempre so fino in fondo quello che voglio veramente dire..pensavo al dolore...proprio oggi leggevo della filosofia vedanta in India, che diceva che esiste solo il dolore, e la gioia è solo mancanza di dolore..ecco, io non sono completamente d'accordo..credo che esista una gioia piu' alta, reale, che è la completa accettazione della vita, il dolore viene dalla dualità stessa, dal dall'opposizione dei contrari che ci dilaniano, ma se si riescono a ricomporre come pezzi di un puzzle piu' grande allora forse...voglio sperarci almeno...grazie cara eos
un grande abbraccio

il 11/05/2012 alle 21:33

ti ringrazio molto ax, veramente troppo buono...
un abbraccio e buona serata

il 11/05/2012 alle 21:37

Il profumo dei tigli resta indelebile sull'amore... da tempo in ogni tempo.piacere di leggerti!.
annarella.

il 12/05/2012 alle 15:43

il piacere è mio nel trovarti qui...grazie annarella

il 12/05/2012 alle 15:49

penso di non poter dire altre senza ripetere i commenti precedenti..
mi limiti a dirti che la poesia è bellissima, e che mi è piaciuta particolarmente la penultima strofa.

il 12/05/2012 alle 18:03

grazie molte andrea...ciao

il 12/05/2012 alle 18:18