Del querceto antico solitaria
or te ne stai maestosa amica
dall’ascia nemica risparmiata
non più sorelle che ti faccian
compagnia come nel tempo
degli infantil poveri nostri giochi
a chi più ghiande a raccattar tra
noi da la grandinata lì caduta
sotto dalle verdi chiome ampie
tra quella ricercar poi le galle
e quelle poi lanciar ne l’aria
dalle cupole barchette per il rio
pronti poi gli acheni per le pipe
trastulli poi perduti la gioventù
perduta io solitario pur ....persi gli amici.