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Pubblicata il 07/05/2012
20/03/2012
Rapiscimi
come un ladro nero
che,
nella notte vaga.
Voglio il tuo amaro miele
che affonda dentro me così duro così lento.
Uccidendo il sole
la luna sorgerà.
Attivando la pistola
bacia le labbra.

Avevo detto no
ma tu ignorandomi andasti avanti
baciando la mia bocca,
uccidendomi con una risata,
l'abbassarmi non fu sufficiente.
Poi
la tua lingua...
il tuo sedere...
il duro profumo...
mi fece impazzire...
la passione ci avvolse...
toccai le stelle...

Scompare la notte,
s'avvicina abbracciandomi il giorno.
Tradimento negli occhi
presto mentirò
per nascondere e andare avanti
con quell'amore violento.
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...Andrea, non ho resistito
perchè la lingua, il sedere,
il profumo (duro...), mi hai fatto
schizzare oltre l'orbita di
Plutone...
Andrea, alla mia età.....vacci piano...

Saluti....senza pistola,

romeo.

il 07/05/2012 alle 12:47

Qualche brivido di tanto in tanto non fa male...
saluti anche a te Romeo,
Andrea.

il 07/05/2012 alle 16:17

Come in un film, dei tempi attuali, un po spinto un po moderno .. e tu lo guardi nella tua dimensione........brividi 3D compresi
Io mi sono goduta la poesia in questo modo..............per me, un po più accessibile ..
Vale

il 07/05/2012 alle 17:00

in 3D...non sarebbe male, è come vedere la realtà.
Ciao vale, felice che ti sia piaciuta
Andrea.

il 07/05/2012 alle 17:09

bisogna pur variare per comprendre la propria poesia...
ti rignrazio dell'apprezzamento reb cara
ti abbraccio
Andre.

il 08/05/2012 alle 17:23