PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Utente eliminato
Pubblicata il 05/05/2012
e uno e due e tre

non mi giro indietro
a spiarmi le suole
lasciate sul catrame delle vie
ogni impronta ha un mistero
rinchiuso nella forma
e quelle a piedi nudi
sono segreti
svelati a malapena solo in sogno

e uno e due

arranco ancora come un disperato
cavalco la ragione
e a volte
quando vinco per sorte la giocata
lascio la posta al banco
nauseato

e tre

tre giri mi farei per stordimento

uno
sul calcioinculo per volare di nuovo
senza peso
aria tra i denti e urli a squarciagola

due
in risonanza di palpiti
con un clochard fetente
a pisciare ogni angolo di strada
sfidando gli occhi astrusi della gente

tre
sulla scia del silenzio nel buio della notte
per avvertire il canto delle stelle a fior di pelle
e il chiù da sottofondo
che strafottente
ingoia
anche l’ultima briciola di tempo

non si sente neanche la civetta
a quest’ora di notte
mentr’io delirio.
  • Attualmente 5/5 meriti.
5,0/5 meriti (1 voti)

ha più l'aria-senso della canzone

il 06/05/2012 alle 23:43