PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 23/10/2002
Ti osservo
sopra uno scoglio di luna
i tuoi mari
color smeraldo
sembrano pezzi di cielo
in mezzo
zattere di terra
verdi pianure
e colline e monti perigliosi.
Oceani di nuvole
passeggiano nel vento
si aprirà il seme
il fiore stenderà le sue braccia
tutto si prepara alla pioggia
anche il vento
porterà il messaggio.
Noi siamo lontani
solo ombre
calpestano la tua pelle
Madre
fino a quando
godremo del tuo perdono
siamo tuoi figli
ma sebriamo zanzare
ci culli
e noi ti calpestiamo
ci nutri
e noi ti soffochiamo
ci parli
e noi corriamo come pazzi
dietro ad un nulla di pensieri
vittime di desideri
ci sentiamo Dei
abbiamo un Dio fuori di noi
staccato dall'universo
un Padre Padrone Amoroso
che ci perdona il peccato.
Madre
Madre mia Terra
sento che mi senti
sento la tua rabbia
sento la stagione del fuoco
siamo solo ombre
come questo Dio
falsi
staccati dall' universo
irreali
incoscenti
vittime di noi stessi
del nostro specchiarci
anime perse
ombre
soltanto ombre.

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Poesia scorrevolissima e densa di contenuti, atmosfere, evocazioni molto ben rese liricamente.
C'è tanta ricchezza di sensibilità, di consapevolezza del nostro essere limitato e dissipatore, e un'afflato potente al bisogno di rigenerarsi in armonia con la Grande Madre. Bella e toccante Riccardo.
Un caro saluto.
max

il 24/10/2002 alle 12:44

Madre Terra che noi distruggiamo senza accorgercene solo per le nostre esigenze
alle volte assai vane
molto bella Malcom
un bacione MG:)

il 24/10/2002 alle 23:10

Ben riuscito il conflitto dualistico fra la concretezza dell'immanenza e la vaghezza del trascendente, che ognuno interpreta secondo la propria sensibilità, esperienza e cultura.
MOlto bella, immagini efficaci!
Ciao.
Axel

il 25/10/2002 alle 01:11

Grazie Bando.Ho letto quel commento,e sicuramente mi ha influenzato nell'esprimere in questo caso la pochezza di noi difronte ad un pianeta di cui facciamo parte.Conosco tutta la musica dei Pink ma non ho memoria dei testi,comunque grazie.
Malcom

il 25/10/2002 alle 11:41

Grazie Ily.Io credo anche che non la conosciamo a fondo,alcuni affermano addirittura che sia un essere pensante,in ogni caso,quello che volevo esprimere era,come tu dici, il bisogno di avvicinarsi a lei e scoprire il suo amore per noi.
Malcom

il 25/10/2002 alle 11:47

Grazie Max.Una poesia di getto nel bisogno personale di tornare a calpestare l'erba,il contatto con la natura è la più grande meditazione che si possa fare,la natura ci parla in ogni occasione,è illuminante,bisogna imparare ad ascoltarla ed amarla.
Malcom

il 25/10/2002 alle 11:56

Grazie Mary.Probabilmente siamo arrivati al punto di poterla distruggere,ma quello che più mi preme sottolineare è la nostra distanza,non la conosciamo e non la amiamo profondamente,dovremo ogni giorno esserne riconoscenti.
Malcom

il 25/10/2002 alle 12:01

Grazie axel.Certo,abbiamo perso la consapevolezza,l'attenzione verso l'esistenza del momento presente,viviamo inconsapevolmente,schiavi più o meno consapevoli di questa nostra stagione.Non sappiamo più amare sentire,percepire i continui messaggi che la natura ci manda attraverso il suo volgere e le sue stagioni.
Malcom

il 25/10/2002 alle 12:25