PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 02/05/2012
Stiamo qui con le mani in tasca
le auto procedono senza fermarsi.
Scie di rosso e di giallo sfumano nell'ombra
come i vapori delle nostre voci
che salgono ad abbracciare la luna.

Il marciapiede conosce la mia anima.
Quante notti ha ascoltato il mio farfugliare
con le amiche in attesa di un passante voglioso.
Il muro di mattoni all'urina conosce la mia vita.
Dono voli che la droga non riesce a creare
con la mia bocca ancora come bocciuolo incolto.

Quel cane che vaga in cerca d'un osso
ricorda le sere vuote passate a bere
in un bar di sconosciuti dalle barbe incolte...
Ascoltare le loro voci tra un fiato e l'altro,
sentire le loro mani accarezzare il nero caldo,
fissare quegli occhi persi sotto luci sfocate
assaggiare la pelle di un pollo semicrudo.

Attendere allo sgurdo d'un lampione stanco
il fermarsi di qualcuno in cerca della luna.
Fremere e non sapere il perchè, o conoscerlo
ma non volere accettare la realtà
illudendosi che sia il vibrato dell'auto sull'asfalto.

E poi dimenticare timore e preoccupazioni
che la vita scarica come rifuti sui volti umani,
e perdersi tra le braccia di uno sconosciuto
in una sera in cui il cuore non batte
mentre le mani guidano la ragione
fino ad assaggiare il piacere
tra goccie di vodka e foglie di menta.

Non m'importa il giudizio del mondo
e al mondo non importano le mie parole.
Potete dimenticare ogni cosa che vi ho detto
ma solo ricordate che se una sera vi dirigete
per quella via che solitamente evitate
potrete incontrare me,
o una ragazza che v'invita...
tanto siamo tutte rose della sera.
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che cercano di riflettere una condizione altrettanto potente(anche se in senso negativo).
Un abbraccio E, ^^
Andrea.

il 03/05/2012 alle 15:18