"mi ribello e urlo la disperazione
piango, la vista si annebbia
una lacrima si consuma sulla tasca
quella... ormai sgualcita.
il suono di un raggio di sole
risuona nella piccola valle
portando con sè lo scampanellio di un animale non lontano
il prato si piega su un lato
quell' istante sembra ricordare qualcosa
ma è ancora tutto impercettibile
così impalpabile e allo stesso tempo consueto
soffici suoni arrivano dalla pozza
è stagnante, i piccoli insetti paiono impazziti
confusi... galleggiano freneticamente
il vento li cancella per un attimo
poi ricompaiono ancora più attivi
è ora di alzare lo sguardo
il cielo è finalmente spoglio, infinito agli occhi
sembra poggiarsi sul cuore, per proteggerlo
vorrei assorbire questa essenza
tutto allora si ricolloca
il passato e il futuro nell'istante presente
nella combinazione del destino..
ora, sto bene
riprenderò però il cammino, un altro giorno."