PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 27/04/2012
Ora, vorrei dirti
Che possiamo mandare affanculo tutto
I baci della mamma
Le storie raccontate dalla zia
Le Petit Prince, Il Gabbiano Gionatan Livinston
Anche Rodari
Mi spiace, è che qui c’è poco spazio
Un po’ lo hanno tolto tutti
Tutti quelli che ti insegnano
Bontà loro, danno quello che hanno
Il padre ti insegna a rubare
Lo zio e i cugini il sesso
Non c’è spazio per chi non ha tempo
Il presente non è nessuno
Non la portinaia che pensa
Ai giovani imboscati nella cantina
Giocano sui vecchi materassi
Lei pensa alla fine giornata
la pentola che borbotta, il marito
Sul divano
E lei che sognava di andare in Inghilterra
Vent’anni fa e ora il figlio
Scappa in australia, gli piace il surf.
Quella donna con i capelli argento
L’ho vista preoccupata
Si parla di tumori, ma non lei, la figlia
E’ triste sopravvivere,
una tenaglia che serra
dopo, poi, chissà
ma ora non dormi, sudi di notte
e ti chiedi quando finirà.
Si parlerà di retorica, lo so,
il mondo è una figura strana
un pleonasmo.

Magari fosse un orgasmo.
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il mondo è una nascita e una morte con in mezzo una vita...a ciascuno la sua...ma con un mondo di nuvole sognanti che talvolta sanno portare " oltre"

il 27/04/2012 alle 11:11

Grazie per avermi commentata nonostante la poesia non sia stata in vetrina manco un nanosecondo :-)

il 27/04/2012 alle 13:02

Grazie cara

il 27/04/2012 alle 13:03

Iconoclastia del e nel terzo millennio. Benvenuta.
Forse tutti noi siamo un pleonasmo!

il 27/04/2012 alle 16:16

Magari fosse un orgasmo.
Sì.
Sentita...
L.

il 27/04/2012 alle 18:36

capito al volo. fa piacere.

il 27/04/2012 alle 20:11

grazie di aver letto

il 27/04/2012 alle 20:15

era se'??

il 27/04/2012 alle 20:16

ha il gran pregio di andare in profondità, è intensa e vera

il 27/04/2012 alle 21:47

oh...grazie, molto gentile

il 01/05/2012 alle 23:56