Né più mai toccherò le sacre sponde
ove il mio corpo fanciulletto giacque,
Zacinto mia, che te specchi nell'onde
del greco mar da cui vergine nacque
Venere.......
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Solo e pensoso i più deserti campi
vo comparando a passi tardi e lenti....
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Caro Andrea, che dire.....
Un giorno io e te potremo parlare
a viva voce....
Intanto per i saluti ti mando:
"Vaghe stelle dell'Orsa, io non credea
Tornare ancor per uso a contemplarvi
Sul paterno giardino scintillanti,
E ragionar con voi dalle finestre
Di questo albergo ove abitai fanciullo,
E delle gioie mie vidi la fine."
E' uno sballo.
Bisognerebbe imporlo ai poeti del sito....
Ne sarei molto ma molto felice...
Grazie per i primi versi delle "Ricordanze" leopardiane sono ben accetti, mi sono sempre piaciuti.
Non sarei d'accordo con te nell'ultima parte...non si rovina la perfezione.
Grazie ancora un caro saluto Romeo.
Andrea.
si in essa confluiscono tutti elementi di mie vecchie poesie, però sono parte di una sola cosa... me stesso.
Grazie reb, felice del gradimento, un saluto caro caro
Andre.