io son nato avena altissima nel mese germinale
e lì ristò: non smuovo il mio pensare dal Terrore:
chè sì grande tormento
in tanto dolce grembo partorito
ammonisse l'uomo del suo errore:
il credersi certi dell'aver ragione,
saltando, claudicando oltre noi
per ricadere in sangue, illusi più che mai.