occhi d'assenza stralunati
e mente evaporata
dissolta come fumo
che percepisce solo oltre le cose
fottendosene di sè
nessuna realtà sopra le spalle
che faccia da zavorra
per rimanere coi piedi
piantati sulla terra
niente di tutto questo
ma solo
rarefatta nebbia
che si ficca dovunque
e fa tremare il ventre
col vomito in agguato
è la morte apparente
che cattura
di là
in quell'oltre fittizio
s’accalcano i sospiri nella gola
s’avvampano figure
mai vedute
s’intrecciano le voci come funi
sulle schiumose labbra
è uno schifo di sballo
che scorre nelle vene
per paura
eppure sembra tutto regolare
sembra la vita
e quando poi
ti svegli dal malsano sopore
ti trovi nella merda fino al collo
e crepi di fetore.