è vero, siamo come atomi dispersi nell'universo, vicini eppur lontani....è la condizione umana.
le prime due strofe rendono perfettamente l'idea dell'estrema solitudine individuale...l'ultima ne mette in rasalto il dolore che ne deriva, la vicinanza è illusione , breve ardere di istanti.
titolo e controcanto spostano l'attenzione dall'universo materiale a quello spirituale...il "trafiggermi" alla fine sembra sottolineare il bisogno dell'anima all'amore, bisogno connaturato...come riflesso dell'Amore la cui fonte è lontana da qui ma da cui deriviamo.
ed è la luce che trafigge che, benchè dia l'idea di una ferita, attenua il senso di solitudine che dicono le strofe.
mi piace molto...il controcanto e il titolo i miei preferiti.
ti abbrccio
eos
Ciò che apprezzo dei tuoi componimenti è la capacità d'unire scienza e poesia.
Bella in tutto, per emozioni suscitate, per immagini utilizzate.
Complimenti Ax, un caro saluto
Andrea.
grazie Eos, inutile dire quanto mi ci ritrovo nelle tue ricostruzioni profonde, grazie davvero, di cuore!
Un abbraccio!
Ax
ti ringrazio, commento molto gratificante, epr me!
Un abbraccio e buona serata.
Domani passo a trovarti.. (qui, ovviamente!) :-).
Ax
una nostalgia per il non essere, per la matrice dell' indefferenziato da cui tutto proviene? Come se dicessi che esistere, il solo fatto di esistere, porta dolore, come una condanna...piaciuta nella sua raffinata malinconia
ti abbraccio caro ax
sì, carissimo, l'attrito della dinamica esistenziale porta inevitabile sofferenza... ma forgia diamanti...
Un caro saluto e grazie del passaggio!
Ax
è una mia defezione come non aver capito che il tuo controcanto è insieme traccia ed essenza?
magistrale questo tuo incontro fra nateria e spirito
un abbraccio
Lù
lietissimo per la tua immersione perfetta nel mio dire, carissima Luna!
Un abbraccio extra!
Ax