PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 20/04/2012
Cara Italia,
quando ti studiavo a scuola
mi insegnavano a dire di te molto:
culla della civiltà, diritto, poesia, speranza,
scoperte, sogni
e bella vita.
Ero orgoglioso di appartenere a questo mare
e mangiare questo grano.
Ora mi chiamano "bamboccione e precario,
terrone di merda, camorrista, fallito
ed emigrato".
Mi sa che il Bel Sole è ormai al tramonto.
Ma allora dimmi perchè mentre piango
sto ancora qui
sulla spiaggia che guardo
gli ultimi tiepidi raggi?
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