è stato
non molto tempo fa
che aprendo una finestra sei spuntata
fragilità per pelle
fiore d’inverno
come cristallo di neve appena nevicata
le tue di paure
addosso sulla pelle
e ansie soffocate dentro il ventre
tremende le disegni
su carta straccia trasudante sangue
e le parole incarni in ogni rigo
profondi tuoni nel più cupo vuoto
rantolanti martoriano le orecchie
ed io per finta gioco a rimpiattino
con le tue ombre stolte
per dirti che ci sono tra di loro
mi sembri nata da spettrali eventi
già frodata dell’anima
cresciuta di primordi a dismisura
per trasformare il tempo
in cartapesta