PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 17/04/2012
Mio cugino è presidente,
esce e si diverte,
soffre un poco di balbuzie
di amarezze riscoperte.

Lo chiamano Stregone,
me lo credono onnisciente,
ha il profilo di uno slavo
ma la bocca sa di verme.

Mi dice la politica è tamarra,
il senato è una bugia,
gli sconti li alla camera
gleli fa la polizia.

Ha altri tre anni e l'incarico
gli scade.
Poi ritorna a fare il cosmopolita
rivoluzionario.
Il tabloid narra che un senatore
è affetto da grave forma
di prostituzione.

Tu che c'entri onesto
cittadino, coi marjuoli
che ripetono a memoria
la costituzione?
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Ciao mokscha:mi associo al tuo dire,perchè sono un onesto cittadino:di berlusca c'ènè uno e con gli altri fanno....Un saluto grande grande:eclisse.

il 17/04/2012 alle 17:04

anch' io non c'entro niente e ti dico che la tua è una bella denuncia, molto ben scritta...sono tutti affetti da una grave forma di prostituzione..
un caro saluto
ninetta

il 17/04/2012 alle 20:34

una bella ironia, intelligente...

il 17/04/2012 alle 21:35

Allegria ritmata.Divertente al punto giusto

il 17/04/2012 alle 21:59