PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 17/04/2012
Volti d'ombra parlano...
niente di nuovo fin qui,
da che mondo e mondo anche i cani
seppur nel loro modo parlano, cantano.
Ma non si sta parlando d'ombre comuni;
son le ombre dei visi dei figli d'Apollo.
A detta di loro cantano d'Afrodite ed Ares.
Cantano del tocco di Cupido,
della malinconia che li culla,
della paura che li tormenta,
della natura che li estasia,
di come Penia cinga il mondo,
di come Poros li guidi,
di come Eros li abbracci.
Alcuni tradizionalisti,
ricercano nel passato la gloria perduta
che torna in sfasate spoglie
d'un eroe decaduto.
Altri innovativi,
ricercano nell'intersezione di pensieri il nuovo
che appare come la sua matrice,
intricata in nodi senza fine.
Le più sublimi recitazioni ripercorrono
il dolce fraseggiare di minatori a riposo.
Ma nessun di loro può comprendere il quia
a cui il divino cantore consigliò fermo approdo.
L'incoscenza guida la mano più alta.
Io non son diverso,
ricerco e innovo al contempo,
ma del mio fraseggiare non faccio arte
e del mio parlare comprendo il limite.
Suvvia non consideriamo questi meri discorsi
di cui non è sempre gentile riempirsi la bocca,
torniamo alle nostre liriche che aspettiamo...
chissà che qualcuno non canti del sesso degli angeli.
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...Si narra che nel 1453 mentre i turchi
bombardavano Costantinopoli
i teologi bizantini si crogiolassero
infra loro a parlar del sesso degli angeli.....

Il dibattito è ancora aperto.

Seguite il consiglio di Andrea..
tornate alle vostre liriche ma che siano ....liriche,
mi raccomando!

Bravo Andrea,

R.

il 17/04/2012 alle 08:52

e si è posato su nuove bocche se per questo...
ti ringrazio R.
Ma temo che oltre te, le mie parole
cadranno nel vuoto del silenzio...
ciao
Andrea.

il 17/04/2012 alle 16:28

Caro Andrea, questo fammelo scrivere ma non dire...niente....

"Memento homo, quia pulvis es et in pulverem reverteris".

Non ho resistito...

Hai letto quella mia facezia dal titolo in latino?

Ciao,

Romeo.

il 17/04/2012 alle 18:45

....
non ancora adesso mi precipito a leggerla,
ciao Romeo,
A.

il 18/04/2012 alle 14:48