un lavoro certosino ...mentre i minuti, i giorni scorrono e tu resti lì, fermo a cercare di ritrovarti scindendo il reale dall'irreale. Accade quando la fine giunge improvvisa e ci trova impreparati, col cuore ancora colmo d'amore vivo e i sensi ancora accesi...non c'è il tempo di staccarsi gradualmente, il fuoco diventa ghiaccio istantaneamente...lasciandoci come inebetiti e quindi si va a ritroso a cercare il momento in cui l'amore moriva nel cuore dell'altro/a...
ma non è finita...un amore finisce, ne prendi coscienza....ma non è finita la voglia d'amare, "il serpente vola con ali azzurre"...da qualche parte ci sarà ancora amore...certo è il destino che decide...ma bisogna lasciare le porte aperte...
triste ma di grande speranza l'ultima strofa...
piaciuta tutta, canto e controcanto e anche il titolo...
come farai a trovarne di così belli e "riassuntivi" ...è una cosa che ti "invidio" molto :-)
bravissimo Ax! mi mancavano le tue bellissime poesie.
ti abbraccio
eos
Mi sembra che prediligi forse istintivamente il settenario...purtroppo non riesco ad entrarci come fa EOS.. Complimenti anche a lei
grazie anche per il tuo lavoro di certosino di analisi e perfetta ricostruzione dei significati chiari e meno chiari delle mie visioni...
Grazie per la tua didascalia completa!
Un abbraccio
Ax
perdersi nei ricordi di un amore finito...è sofferenza..ma c'è ancora spazio ardente nella conca tra le mani..
adoro le immagini.
un abbraccio
ninetta
Originalissimo il titolo e bello e reale il controcanto con quella confusione tra illusione e realtà.
Bellissime come sempre le metafore, le immagini sparse nei versi e quella chiusa del serpente con ali azzurre alla ricerca dell'anima persa....poi c'è quello spazio ardente nella conca delle mani che fa sperare....
Mi complimento sempre con te per la tua maestria nel comporre e per le emozioni che regali.
Un caro saluto,
ela
Grazie cara Helan, i tuoi commenti sono sempre accolti con grande piacere, indispensabili!
Un abbraccio caro
Ax
uno smarrimento, un fermarsi perplesso, forse interrogarsi...me lo fanno pensare i simboli, le metafore, ma c'è "spazio ardente nella conca delle mani", e ci sarà sicuramente un futuro, magari diverso, ma sicuramente denso, e pieno...un abbraccio caro ax
grazie Arturo per il tuo passaggio sempre gratificante!
E' come dici, nei vari passaggi... trsite, ma con una speranza...
Un abbraccio!
Ax
non credo di pote aggiungere molto a quello che hanno già detto gli altri,
mi limiterò a dirti quanto mi siano piaciute sia la poesia che la contropoesia.
La strofa finale con il serpente che vola è bella ed evocativa, mi ricorda molto la conclusione del Ragnarok narrato nella mitologia norrena.
Ciao Ax, complimenti, bravo come sempre
Andrea.
Grazie carissimo, mi fa piacere l'accostamento al Ragnarock, che ho usato come titolo per una mia recente composizione musicale,
anche se la mia rievocazione aveva forse più il sapore della leggenda Azteca del Quetzalcoatl, ma sono lietissimo delle tue parole.
Ciao
Ax