PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 23/10/2002
Il segno del tempo schiaccia forte le mani .
Schiaccia le facce rivolte verso il cielo.
Ascolto il vento passare tra i sorrisi
dimenticati, tra le foglie calpestate
di un gelido inverno.
Nascondonsi le immagini,
racchiuse nello scrigno, nel nido fanastico,
tra i nostri sogni,
dove tutto scompare, diviene indistinto,
materiale senza anima.
Racchiudi desolato l'alito malato d'un vecchio
decrepito.
Sappi giovane virgulto, le mie parole non
suonano musiche d'amore.
Cantano il gelo del buio che sorge triste nei cuori.
Le mie parole non sono canzonette partorite
al furore del desio.
Schiaccia ancora più forte le mani,
il corpo rivolto verso il cielo impreca:
Dovè dunque quel punto sommerso nel vuoto,
ricordo perito nell'abisso del mare, chi
salperà dunque alla ricerca della lirica immortale????

  • Attualmente 5/5 meriti.
5,0/5 meriti (1 voti)