PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 15/04/2012
Morire qui.
Alle 20.58, in un tonfo
dalle tue braccia, era settembre
e sembravi immortale.
Dio, come si era aperta la botola dal cielo!
Ed era un film, l’ho visto al
r a l l e n t a t o r e
un m i l i o n e di v o l t e.
All’ incontrario. Dalla
genesi del nostro universo, gemello.
Potrei sbagliare, ma non ora. Non ora
che ho capito, che ho cut-ato tutto.
Assemblato, modellato, certosino artigiato
del cinema muto, senza storia e senza
cervello.
E crescerà, passerà tra
boschi infuocati e marciapiedi con le grate

ecco: la vertigine!
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"artigianato" vedo ora l errore

il 15/04/2012 alle 22:24

dolorosa e commovente, pregiata regia delle immagini, bella la chiusa...
Ciao
Ax

il 16/04/2012 alle 08:57

interiorizzazione e rappresentazione del dramma, molto convincente!

il 16/04/2012 alle 09:21

Grazie mille per essere passati. E' una poesia di un anno fa circa l'ho rivalutata e riciclata...

il 16/04/2012 alle 14:47