Scusa se te lo chiedo, ma tu che lavoro fai?
un caro saluto
atechesei
valentina
San Colombano Certenoli, Ge. 13 aprile 2012
Gentile Atechesei Valentina.
Il mio mestiere è complicato per me. Ma ugualmente metto un po’ di riassunto mio con parole che ….
solo il tempo può dare senso all’esistenza.
I miei mestieri, i miei lavori.
Anni ’40 – primi anni ’50: Negli intervalli estivi tra un anno scolastico e l’altro, ho fatto il garzone nella costruzione per barche di legno, il meccanico apprendista, l’elettricista apprendista e l’ORTOLANO.
L’attività lavorativa che ha inizio nel 1953, ho lavorato come elettricista a terra, nei cantieri navali e a bordo di navi in navigazione e in una fabbrica meccanica che costruisce tubi come addetto alla manutenzione preventiva – riparazione.
Nel 1984, son messo in libertà da lavori dipendenti.
Mi son subito buttato con pescatori professionisti e anche come dilettante pescatore. Dopo 57 anni di pratica a cacciare selvaggina, troppo tardi ho smesso l’attività nell’inutile pentimento, purtroppo troppi animali ho ucciso, anche noi uomini siamo animali. Nel 2001 ho dato il via a coltivare l’ORTO (condizionato dall’invalidità per incidente stradale nel 2003)
Ma al meglio possibile nel tempo libero ho intensificato le letture fortunate per me per lo SVILUPPO della curiosità per le conoscenze dei saperi, in particolare, di: Jean Rousseau, Marx, Freud, Lenin, quotidiani …. , Hegel, Heidegger, Popper, Piero Gobetti, Don Milani, Don Sturzo, Calamandrei Piero, Bodei, Benedetto Croce, Arendt, Emanuele Severino, Maurizio Viroli, Gustavo Zagrebelsky, Shopenhauer, Martha Nussbaum e altri pensatori, nella ricerca del pensiero degli altri, per sviluppare il mio pensare, nella possibilità di migliorare oggi il mio pensiero e il mio scrivere nel mio vivere con gli altri. Tra i molti il contribuito maggiore l’ho ricevuto dal pensiero di Nietzsche con l’aiuto del Nietzsche scritto da Massimo Fini
…… leggo Voltaire nel: dizionario filosofico, il catechismo dell’ortolano.
Dialogo del pascià e dell’ortolano ……………
pascià: sei uno che ragiona: hai dunque dei principi?
Ortolano: sì a modo mio: sono pochi, ma bastano; e se ne avessi di più , mi darebbero d’impaccio.
Pascià: sarei curioso di conoscere questi tuoi principi.
Ortolano: per esempio, essere un buon marito, un buon padre, un buon vicino, un buon suddito, e un BUON ORTOLANO, non vado oltre, e spero che Dio mi renderà misericordia.
Gentile Atechesei Valentina, sperando che tu sia stata donata di una fede, ti chiedo di chiarirmi il senso della parola misericordia, perché io non avendo avuto il dono di una fede religiosa non lo so comprendere.
Cordiali saluti da guido.
Ringraziandoti dell’opportunità che ho potuto affrontare tale argomento oscuro in me.
