PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 06/04/2012
All'ombra di chiese diroccate,
insegne invitano sguardi persi
in un giorno senza gloria.
Sotto un giglio è nascosto un vecchio fiorino
della cupidigia sepolta ma già germogliata.
Chi ha ucciso per esso?
Chi ha ingannato per questo?

Ogni notte è come la prima,
luce e buio son sempre uniti.
Silenziose ammonizioni di moralità aliena
in menti senza più scopi lucidi.
Lui si sposta, io lo seguo.
Lui comanda, io eseguo.
Lui ignora, io uccido.
Lui osserva, io guido.

Fatiscenti città sono coperte da veli d'oro.
Chi mai guardo oltre lo specchio?
Chi ci prova trova il folle oblio.
Pazzo l'uomo che parla sincero
astuto l'uomo che mente col cuore.
Indifferenti restiamo,
stolti rimaniamo,
così è più comodo.

Chiamano dolori correndo inconsulti
confidando di chi porta un sorriso in volto.
Abbiamo chiamato l'inferno,
l'abbiamo compreso,
l'abbiamo fatto crescere,
e quando ormai è dentro noi
capiamo di volercene disfare.
Siamo il serpente che si morde la coda,
e per questo ringraziamo il giorno.

Una luce brilla in una mente assente:
Old Fathers
guide us in heaven.
Hallowed be Thy Name.
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bella Andrea. le tue poesie le leggo sempre. abbraccio.

il 06/04/2012 alle 17:23

Ti ringrazio dolce reb...
ho pubblicato oggi le poesie "luminose",
in una troverai anche uno dei motivi della tristezza di questo periodo.
Ti abbraccio e saluto
Andre.

il 06/04/2012 alle 19:07

Grazie gianni, la tua presenza è sempre gradita.
Ti abbraccio e saluto
Andrea.

il 06/04/2012 alle 19:08

la discesa all'inferno è facile, ci si arriva spesso senza nemmeno accorgersene...a livello personale io credo che la discesa agli inferi in certi casi è necessaria per poter poi apprezzare la luce del giorno. Riconoscerlo dentro di sè è già un inizio di guarigione...se poi si ha l'umiltà di chiederGli aiuto allora la risalita è sicura, dolorosa ma sicura.
diversi sono gli inferni delle città, paesi, campagne, del mondo intero...per quanti singoli si ravvedono centinaia di altri cominciano la discesa e scelgono di restarci...tutti fratelli...sarebbe così facile esserlo!
il mondo sarebbe un luogo d'amore non di odio...e anche il dolore, che cmq non mancherebbe, sarebbe più sopportabile.
scusa la lungaggine, ma mi fai molto riflettere con la tua bella poesia, che mi è proprio piaciuta.
ti abbraccio e auguro Buona Pasqua Andrea
eos

il 06/04/2012 alle 19:29

Si condordo con te. Ma l'uomo di oggi sa ancora essere umile, non ne ne conosco molti...
Solo a precisare, la poesia tende più sugli inferni interiori e volendo come si rispecchiano nel mondo.
Tutto ci sembra senza fede, sembriamo abbandonati a noi stessi...(forse alcuni se lo meritano)...ma io preferisco continuare a pensare in maniera positiva, pur conoscendo il male e il dolore intorno a me.
Lungaggini sempre gradite quando vengono dal cuore e dalla mente. Ti ringrazio degli auguri che ricambio felice delle riflessioni procuratoti e che apprezzo molto di leggere.
Ti abbraccio eos cara,
ancora buona Pasqua,
Andrea.

il 06/04/2012 alle 19:44

Andrea mi fa male il cuore leggere di queste vite colme di tristezze dentro .. stati d'animo che ho cancellato e fatti diventare estranei .. non ci posso passare vicino .. qualcosa di me li vuole allontanare .. ti leggo sempre volentieri ma poesie così non le posso commentare ..

un forte abbraccio
atechesei
vale

il 06/04/2012 alle 22:12

E a me fa male verdele, mi spisce portarti trsistezza con le mie parole, ma è la realtà che vedo.
Ti saluto cara vale e ovviamente buona Pasqua, che porti un po di sollievo al mondo.
Andrea.

il 08/04/2012 alle 18:07

You raise many questions in my head; you wrote a good post, but this post is also thought provoking, and I will have to think about it a bit more; I will return soon.

il 06/08/2012 alle 08:45