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Pubblicata il 28/03/2012
Errante, fra Equivoci e Sogni Strani.

(Rimane ancora)

Svesto l'elmo
e l'inutile cimiero,
sullo scudo spargo
terra, fiori ed ombre,
a cancellar lo stemma,
mentre vola, la mia spada,
con la sua vagina intera
nel lago quasi immoto,
a intonare cerchi d'acqua.

(il tepore della forma)

Getto i guanti
di ferro e sangue,
i gambali e lo stiletto,
cedono le cinghie
della corazza
che fu argento e oro,
al bacio del pugnale.

(per un istante breve)

Senza l'armatura
più non esisto e vago,
fantasma tra gli spettri

(mentre spengo il sole)
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un guerriero rimarrà senpre un guerrioro con o senza armatura, come un eroe rimarra sempre tale...o un assassino. ma l'armatura non è necessaria. In fondo la nostra vera armatura è nvisibile. molto bella

il 29/03/2012 alle 20:46

grazie per la tua considerazione, cara Elaine, d'accordo sulla verità che proponi.
un caro saluto!
Ax

il 29/03/2012 alle 21:02